HOW TO: WRITE A LETTER

write letter howto lifestyle

Today Francine’s Place is dedicated to a special theme: the letter.

So prepare tea, lot of biscuits and keep calm: this post has few pictures, but is very, very
rich of words!

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Oggi Francine’s Place è dedicato a un argomento a me molto caro: la lettera.

Quindi preparatevi un tè bollente, accompagnatelo con molti biscotti e mettetevi il cuore in pace: questo post ha poche figure, ma tante, tante parole!

In an age in which computers reign supreme, coming back to paper and pen could become more than a writing exercise (in fact, I prepared handmade this post before!). But jump back, reaching until the birth of this immortal instrument of communication…no, I don’t mean when English Professor (mine was so hateful!) constrained us to write to imaginary pen-friends and our imagination’s limit was “I have two sisters and one brother”(*). No, throw back these horrible memories and make a bigger effort…until the most ancient populations: Sumerians, Egyptians, Greeks and Romans. Until the entire history of man. Everyday life’s fragments reached to us, pieces of thoughts, of feelings. How can’t we think about
Seneca and his colloquium with the friend Lucilio and the human themes so deeply described, or about 1500, Henry the VIII in “agony” for Anne Boleyn or even about 1800 and Beethoven and his Immortal
Beloved. Letter, as we understand, is the easiest and at the same time the most powerful way of communication ever. Who, like me, makes a mess with spoken words (admit, how many times did you forget so say things which came to mind lately and you’d pay for coming back in time and say them at the right moment?), letter is the best choose. After a spat, a special afternoon, or an ordinary day, give as a gift beautiful words to your addressee, but before all to yourselves. Anyway, there are some little uptakes to keep in mind if you want that your letter will be remembered in times. If you open Google search (I did :D), you’ll find thousands links about writing a perfect formal missive, but here, in Francine’s salon, we’re going to tackle “Letters from the Heart”.

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In un’epoca dove il computer regna sovrano, tornare a carta e penna può diventare più che un semplice esercizio di scrittura (non per altro, scrivo questo post dopo averlo preparato a mano!). Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla nascita di questo immortale strumento di comunicazione…no, non mi riferisco alle ore scolastiche di inglese, durante le quali la Professoressa (la mia, tra l’altro, odiosa) ci costringeva a scrivere ad immaginari amici di penna e la nostra immaginazione si fermava a “I have two sisters and one brother”. No, rigettate indietro questi orridi ricordi e fate uno sforzo ancora maggiore…fino alle civiltà più antiche: Sumeri, Egizi, Greci e Romani. E all’intera storia dell’uomo. Sono giunti fino a noi stralci di vita quotidiana, di riflessioni, sentimenti. Come non pensare a Seneca e al suo colloquium con l’amico Lucilio e ai temi umani profondamente trattati, o al 1500, ritrovando Enrico VIII in “agonia” per Anna Bolena o ancora, arrivando al 1800, a Beethoven e la sua Amata Immortale. La lettera, insomma, è la più semplice e insieme più potente forma di comunicazione di sempre. Per chi poi, come me, a parole fa sempre un po’ di confusione (ammettetelo, quante volte vi siete dimenticati di dire cose che poi vi son tornate in mente e vi sareste mangiati le mani per poter tornare indietro e tirarle fuori al momento opportuno!), ricorrere ad essa è la scelta più saggia. Dopo un litigio, un
pomeriggio speciale, o un giorno qualunque, regalate belle parole al vostro destinatario e prima ancora a voi stessi. Vi sono, comunque, piccole accortezze da tenere a mente per far sì che la vostra lettera sia ricordata nel tempo. Se cercate su Google (l’ho fatto :D), troverete mille consigli su come scrivere una missiva formale impeccabile, ma qui, nel salottino di Francine, affronteremo il tema “Lettere dal Cuore”.

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My personal (to read= without claiming to be absolute truth) suggestions: // I miei personali (leggere= senza pretesa alcuna di verità assoluta) consigli:

1)

The right paper // La carta giusta

The right paper is that you mentally connect to what you’re going to write and who is going to read. And it can change time by time. Sometimes you’ll prefer simple and clean A4 leaf, so contents will steal the show. Sometimes you’ll choose coordinated leaf-envelope with lot of doodles in Disney’s “Once upon a time” book style. Anyway, don’t take squared or ruled paper from the middle of a workbook; ok, bring them with yourselves for the point 5) but don’t use them, if you aren’t writing a short message. // Procuratevi la carta adatta. La carta adatta è quella che collegate mentalmente a ciò che dovrete scrivere, alla persona che dovrà riceverla. E può cambiare di volta in volta. Ci sono occasioni dove un semplice e
pulito foglio A4 lascerà tutta la scena a contenuti importanti, altre in cui potrete optare per un coordinato busta e foglio con tanto di ghirigori stile librone che si apre a inizio cartone animato della Disney. In ogni caso, evitate fogli strappati da quaderni a righe o quadretti; cioè, teneteli lo stesso, vi
serviranno al punto 5) ma nulla di più. Va bene la semplicità, ma quelli lasciateli a messaggi d’altro tipo.

The right pen // La penna giusta

It’s easy, it’s just important that your pen is not running down and use the black, blue or red ones. Choose a cartridge pen only if you’re able to! // Scegliete la penna adatta. Per questo ne basterà una che non sia mezza scarica per evitare di doverla cambiare a metà (effetto orribile) e di un colore che vada dal nero, al blu o massimo al rosso. Banditi glitter e colori strani (anche se devo ammettere che i mega pennoni multicolor di alcuni anni fa avevano il loro sporco perché ahah). Optate per una stilografica per un effetto elegante e unico, ma se e solo se sapete usarla!

The right atmosphere // La giusta atmosfera

You can say: <<Hey, let’s not exaggerate!>> but trust in me, my darlings, having the right light, place,
calmness is the first step for a better work. My personal refuge? My toilette-writing desk or my bed, with soft light and background music. // Create l’atmosfera adatta. <<See vabbè, mò stiamo esagerando>> direte voi, ma confidate miei cari, avere la luce, l’ambiente, la tranquillità giusti è il primo passo per una scrittura migliore. Il mio personale rifugio? La mia toilette-scrittoio, o il letto, con luce soffusa e possibilmente della musica di sottofondo.

The inspiration // L’ispirazione

Now you are alone in front of a white leaf. Perfect. Inspiration, where are you? Don’t fall in the writer’s block, you’re not here for a novel, you’re here for the letter, remember? You should have the words in heart, and for taking them out, you’ll just think about the addressee, about your feelings, the events happened. Ok, if you can’t start at least, try with the name of who’s going to read. Easy, not? You’ll break
the ice and your addressee will seem next to you. Accepted “dear”, date, place but not exaggerate with formality; if he/she is a person who knows well you, knows yet where you write from and the date (in
my modest opinion) contextualises too much your fellings, but hey, they’re forever! Ok if your writing for a special event with a specific date. // Ora siete voi e davanti un foglio bianco. Perfetto. Ispirazione, dove sei? Non cadete nel blocco dello scrittore, non vi eravate detti di tirare giù un romanzo. Siete qui per la lettera, ricordate? Le parole dovreste averle nel cuore, per farle uscire vi basterà pensare alla persona alla quale la invierete, ai sentimenti che la stessa vi suscita, agli eventi accaduti. Ok, se proprio non sapete
come iniziare, provate con il nome del destinatario, o al modo, soprannome (se esiste) con il quale lo chiamate. Facile, no? Romperete subito il ghiaccio e vi sembrerà di averlo là, accanto a voi. Accettati i “caro/a”, la data, il luogo, ma attenti a non esagerare in quanto a formalità; se è una persona a cui tenete sa bene da dove scrivete e la data (secondo mia modesta opinione) rende il pensiero troppo contestualizzato. I vostri sentimenti, infatti, sono per sempre, non per un dato giorno! Ok, invece, se la lettera è riferita ad un evento particolare con una sua ricorrenza o giorno collegato.

The writing // La scrittura

Write straight ahead! Now you understand what the squared/ruled leafs are used for! Put one of these under your letter and you won’t write to unknown destinations. // Scrivete diritti! Ed ecco qui che tornano utili i fogli a righe o quadretti; ponendone uno sotto al vostro eviterete di scrivere verso direzioni sconosciute.

The grammar // La grammatica

Don’t write like you speak and please, remember that you’re not sending a sms, write the complete word because you’re not paying more if you go over characters’ limit! // La grammatica! Non scrivete come se parlaste, create un periodo che sia chiaro e breve senza perdervi in frasi dove il punto si vede solo dopo venti righe. Per carità del cielo, fate anche l’enorme fatica di scrivere le parole tutte intere, “che” si scrive “che”, non “ke”. Non state mandando un sms, quindi non fate gli spilorci, che non pagate di più se aumenta il numero dei caratteri!

The punctuation // La punteggiatura

Save the semicolon from neglect and use commas so you’re addressee will can take breath during the reading. Phrases just seem different by the way you put punctuation. // La punteggiatura! Salvate il punto e virgola dall’abbandono e ponete le virgole per far prendere fiato a chi leggerà. Noterete anche che le frasi assumeranno significati diversi, in base a come deciderete di segnare le pause.

The final touches // Gli ultimi ritocchi

Don’t reread. Seriously, it could be strange, but if your words came from the heart, trust in them, they will be the right ones. If you came so far, now you’re holding your letter with a pleased smile. You didn’t believe to be so good, didn’t you? You feel more poet now, admit it! But if you want to make very special your work, add a picture, a drawing, a flower. You’re ladies and you’re writing to your beloved? Spray your perfume on the leaf (not too close). Or even more, you’re writing a top-secret message? After you informed your addressee, write the entire letter with a toothpick diped in lemon juice, so he/she will put the leaf next to the fire and words magically appear. WhatIsayfor. //  Non rileggetela. Sul serio, questo vi sembrerà strano, ma se le parole son venute direttamente da un posto che si trova da qualche parte dentro di voi, fidatevi di esse perché saranno quelle giuste. Se siete giunti fin qui, starete tenendo in mano la vostra lettera con un compiaciuto sorrisetto stampato in faccia. Non pensavate di esser così bravi, vero? Vi sentite già un po’ più poeti, ammettetelo! Volete però rendere davvero speciale il vostro lavoro? Aggiungete una foto, un disegno, un fiore. State scrivendo alla persona che amate e siete delle fanciulle? Vaporizzate sulla carta a distanza di almeno venti centimetri (o si creeranno delle antiestetiche chiazze) un po’ del vostro profumo preferito. Volete rendere top-secret il contenuto qualora finisse nelle mani sbagliate? Provate a scrivere l’intera lettera intingendo una punta (che sia di una piuma, o di uno
stuzzicadenti) nel succo di un limone. Al vostro destinatario, che avrete preventivamente avvisato, basterà avvicinare il foglio a una fiamma e le parole appariranno come per magia. Chevvelodicoaffare.

(*) Notes for my dear
foreign readers:

  1. Yes, here in Italy (until the high school) English Professors think that writing an imaginary letter is the best way to improve our (actually your) English grammar. From elementary school I’ve always wrote the same things: “I like volleyball, I play piano, (blah blah), I have two sisters and one brother”. The only difference was that my brother was born in 2000, and before him the phrase was just “I have two sisters”. How imaginary.

  2. It’s the first soo long post. Be clement if my English is not too right. It’s my hateful Professor’s fault 😀

write letter howto lifestyle

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